Protocollo

Protocollo di vigilanza e intervento
in caso di fenomeni di bullismo
La riforma dello Statuto delle studentesse e degli Studenti e del 2007 (d.p.r. 235/07) era
intervenuto già allora per arginare un fenomeno che è tipico delle società scolarizzate.
In quel periodo Tullio De Mauro soleva ripetere che di bullismo se ne parlava già ai tempi
di Rudyard Kipling in Inghilterra. Nell’acquisire, quindi, questa come tipica problematica
sociale della scuola nella società ad alto tasso di scolarità ma nell’adottare anche i
dovuti profili organizzativi della vigilanza, un’atten- zione particolare sarà prestata a
tale problematica anche al fine di contribuire alla crescita degli standard educativi della
scuola e alla valutazione del comportamento, oltre che, chiaramente, alla prevenzione e
al contrasto dell’eventuale problematica che dovesse sorgere in corso di annoscolastico.
Iter di determinazione del fenomeno e di intervento
- L’interessata/o segnala per iscritto il caso alla scuola
- Il dirigente scolastico o il suo collaboratore verifica il caso dalla trascrizione
dell’interessata/o su apposito “modulo di segnalazione caso di bullismo”
- Il dirigente scolastico invia una richiesta di “osservazione e iniziativa al CdC” su
apposito “modulo di segnalazione possibile caso di bullismo al CdC”, recante
anche la convocazione straordinaria del CdC alla sola presenza dei docenti
- Il consiglio di classe provvede alla compilazione del modulo di osservazione e
iniziativa
- Il CdC provvede a dare seguito agli interventi previsti
- Il dirigente scolastico provvede a dare seguito per quanto di sua competenza.
Attuatori antibullismo
Il dirigente scolastico:
- definisce e promuove una Politica Scolastica Antibullismo, rappresentata da un
documento elaborato da tutte le componenti della scuola, che ne costituisca un
punto di riferimento stabile, incluso nel Piano dell’offerta formativa, richiamato nel
patto formativo sottoscritto dai genitori, ne assicura la diffusione a tutte le
componenti della scuola, unitamente al Regolamento d’Istituto e alle altre norme
interne
- collabora con i soggetti esterni alla scuola per la prevenzione
Il docente:
- valorizza nell’attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo, spazi di
riflessionee di drammatizzazione adeguati al livello di età degli alunni
- definisce con la classe regole semplici e certe (le regole possono essere scritte e
affisse nell’aula) - si mostra fermo nel condannare ogni atto di intolleranza e sopraffazione
- osserva regolarmente i comportamenti a rischio sia dei potenziali bulli sia delle
potenziali vittime
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- se ha assistito personalmente ad un episodio di bullismo o ne ha avuto notizia
certa, registra l’accaduto nel registro di classe, informa subito i genitori con le
modalità internein uso (nota sul libretto personale dell’alunno ecc.), convocandoli a
scuola per uncolloquio. Di tutto è data immediata comunicazione al dirigente
scolastico e al consiglio di classe, al fine di definire soluzioni specifiche condivise
Il consiglio di classe:
- stabilisce strategie di intervento, concordando comportamenti coerenti per
prevenire e/ o reprimere comportamenti prevaricatori o violenti, favorire un clima
collaborativoall’interno della classe e nelle relazioni con le famiglie
- pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e
collaborativo degli studenti, la conoscenza e l’approfondimento di tematiche che
favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di
convivenza civile
Il Collegio Docenti:
- promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre agenzie
del territorio o in rete con altre scuole, per la realizzazione delle linee definite nel
piano Antibullismo d’Istituto, valorizzando l’esperienza e apportando
periodicamente le necessarie innovazioni
I genitori:
- acquisiscono la conoscenza e la consapevolezza dell’esistenza e della gravità del
fenomeno
- stabiliscono o riattivano canali di dialogo franco ed aperto con i propri figli,
nella consapevolezza della difficoltà rappresentata dall’età evolutiva in cui essi si
trovano
- rivedono con loro l’organizzazione del tempo scuola e del tempo libero,
assicurandosi che in quest’ultimo siano esposti il meno possibile alla solitudine e alla
mancanza di occupazioni dotate di senso
- percepiscono i docenti e il dirigente scolastico come alleati nel processo educativo,
stabilendo con gli stessi confronto e collaborazione corretti e costruttivi
- di fronte alla possibilità che il proprio figlio sia coinvolto a diverso titolo in episodi
di bullismo, stabiliscono tempestivamente la collaborazione con la scuola, anche
accettando l’eventuale sanzione come un’opportunità di modificazione positiva e
crescita del proprio figlio
I collaboratori scolastici:
- partecipano attivamente ai percorsi ed alle iniziative messe in atto nella scuola per
la promozione del benessere degli studenti e la prevenzione del disagio;
- nello svolgimento delle attività di vigilanza collaborano fattivamente al
mantenimento diun buon clima relazionale
Gli studenti:
- sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative
scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale nelle classi; in
particolare, dopo opportuna formazione, possono operare come tutor per altri
studenti
- i loro rappresentati, eletti negli organi collegiali d’Istituto o nella Consulta
Provinciale, promuovono tutte le iniziative che favoriscano il protagonismo positivo
degli studenti, la collaborazione e la giusta competizione (concorsi, tornei, progetti
di solidarietà e di creatività). F.to Il Dirigente Scolastico
Prof. Luciano M.Rignanese
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MODULO DI SEGNALAZIONE CASO DI BULLISMO
Al Dirigente Scolastico dell’IIS‘Romolo Zerboni’
TORINO
Io sottoscritto........................................................................................................., nato a ……………………………………………
………………………………………., provincia di ............................................ Stato (per i nati all’estero)
……………………………………………………, genitore dell’alunno
……………………………………………………………………………., della classe ………….dell’indirizzo……………..
di questo Istituto, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere a conoscenza dei seguenti fatti riguardanti il/i
seguente/i casi di “bullismo”:
BULLISMO: prepotenze intenzionali,
ripetute, attuate da uno o più bulli ai
danni di compagni più deboli, timidi od
isolati socialmente
Indicare di seguito i nominativi degli alunni prevaricanti:
…………………………………………………………………………….
Indicare di seguito i nominativi degli alunni prevaricati
……………………………………………………………………………..
• B u l l i s m o
individuale (un
solo bullo)
• Bullismo d i
gruppo (due o
più prevaricatori)
• Bullismo relazionale
(uso del gruppo
come strumento di
attacco)
PREPOTENZE
Prepotenze dirette
(molestie esplicite)
• Spintoni, calci, schiaffi, pestaggi
• Furti, danneggiamento di beni personali
• Offese, prese in giro, denigrazioni (anche a connotazione sessuale
o connesse all’appartenenza a minoranze etniche o religiose o alla
presenza di handicap)
• Minacce, estorsioni…..
P r e p o t e n z e
indirette
(molestie nascoste)
• Diffusione di storie non vere ai danni di un/a compagno/a
• Esclusione di un/a compagno/a da attività comuni (scolastiche o
extrascolastiche)....
Cyberbullying
(molestie attuate
a t t r a v e r s o
s t r u m e n t i
tecnologici)
• Invio di sms, mms, e-mail offensivi/e o di minaccia
• Diffusione di messaggi offensivi ai danni della vittima, attraverso la
divulgazione di sms o e-mail nelle mailing-list o nelle chat-line
• Pubblicazione nel cyberspazio di foto o filmati che ritraggono
prepotenze o in cui la vittima viene denigrata
Altro da segnalre
Torino, ………………………………………. Il sottoscritto
………………………………….
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Prot. ………………………… del ……………………………
Ai docenti del CdC
………………………..
Torino, …/ …/ ……..
Oggetto: segnalazione possibile caso di bullismo e convocazione straordinaria CdC
Preso atto della segnalazione di cui al prot. ……………………. del ......................................... riguardante
fatti/atti di bullismo ai danni dell’alunna/o ………………………………………………………………………..
da cui risultano anche noti gli autori nei seguenti alunni:
1. ………………………………………………………………………
2. ………………………………………………………………………
3. ………………………………………………………………………
4. ………………………………………………………………………
si inoltra con la presente richiesta di avvio di osservazione sulla classe e sugli alunni interessati onde
consentire l’adozione delle più tempestive misure di contrasto/contenimento/prevenzione del
problema.
A tal fine il CdC è comunque convocato in seduta straordinaria per il giorno
………………………………………… alle ore..............................................., con il seguente OdG:
- Segnalazione caso bullismo alunno vittima ………………………………………………..
- Verifica indicatori fenomenologici
- Adozione degli interventi del caso
Si allega alla presente il modulo di segnalazione e iniziativa del CdC.
F.to Il Dirigente Scolastico
Prof. Luciano M. Rignanese